Microbiota: un alleato invisibile per la nostra salute
- 21 lug
- Tempo di lettura: 3 min
C’è un mondo invisibile dentro di noi, fatto di trilioni di microrganismi che vivono in simbiosi con il nostro corpo. Un mondo silenzioso ma potentissimo, che influenza digestione, immunità, metabolismo… e persino la fertilità. Si chiama microbiota, e prendercene cura è una delle cose più intelligenti che possiamo fare per la nostra salute.

Cos’è davvero il microbiota?
Il microbiota è l’insieme dei microrganismi che abitano i nostri diversi distretti: intestino, pelle, bocca, vagina, vie urinarie, perfino l’endometrio. Ognuno di noi ha un microbiota unico, plasmato da nascita, alimentazione, farmaci, stile di vita, ambiente.
Il più studiato è il microbiota intestinale, che da solo conta oltre 100.000 miliardi di batteri – più delle nostre stesse cellule. Una popolazione che lavora ogni giorno per noi, aiutandoci a digerire, a produrre vitamine, a proteggere le mucose e a regolare le infiammazioni.
“Il microbiota rappresenta un’entità funzionale dell’organismo umano, capace di interagire con i sistemi immunitario, endocrino e nervoso.” — Marchesi et al., 2016, Nature Reviews Microbiology
Quando questo equilibrio funziona, si parla di eubiosi. Quando si rompe – per stress, antibiotici, alimentazione squilibrata o sedentarietà – si entra in uno stato di disbiosi, che apre la strada a una lunga lista di disturbi: intestinali, metabolici, infiammatori, ormonali… e anche riproduttivi.
L’alimentazione: il mezzo più potente per nutrire (o danneggiare) il microbiota
Ogni pasto è un messaggio al nostro microbiota. Le fibre di frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono il carburante perfetto per i batteri buoni: li nutrono e li spingono a produrre acidi grassi a catena corta (SCFA) come il butirrato, che rinforza la barriera intestinale e riduce l’infiammazione.
Anche gli alimenti fermentati (yogurt, kefir, tempeh, crauti, miso) e i prebiotici naturali (come inulina e FOS contenuti in cipolle, porri, cicoria, topinambur) aiutano il microbiota a prosperare. E non dimentichiamo i polifenoli, potenti alleati presenti in tè verde, olio extravergine, cacao e frutti rossi.
Viceversa, una dieta ricca di zuccheri semplici, grassi trans, carni processate e cibi ultraprocessati favorisce i ceppi pro-infiammatori, altera la barriera intestinale e attiva processi di infiammazione sistemica.
“Il microbiota risponde rapidamente alle variazioni dietetiche, e la qualità dei grassi introdotti può promuovere o contrastare processi infiammatori sistemici.” — Caesar et al., 2015, Cell Metabolism
Un equilibrio che influenza anche la fertilità
Negli ultimi anni, è emerso un legame profondo tra salute del microbiota e fertilità, sia femminile che maschile.
A livello intestinale, una disbiosi può alterare la regolazione ormonale attraverso l’estroboloma – l’insieme di batteri che metabolizzano gli estrogeni – contribuendo a disturbi come PCOS, endometriosi, fibromi o cicli irregolari.
“I batteri intestinali influenzano la disponibilità sistemica di estrogeni tramite l’azione dell’enzima β-glucuronidasi. La disfunzione dell’estroboloma contribuisce a disordini endocrini e infertilità.” — Łagowska et al., 2022, Nutrients
A livello vaginale e uterino, i Lactobacillus sono dominanti in condizioni di salute. Proteggono l’ambiente riproduttivo mantenendo un pH acido, impedendo l’adesione di patogeni e modulando le risposte infiammatorie. Una disbiosi, al contrario, può ostacolare l’impianto embrionale e aumentare il rischio di aborto precoce.
E anche nel maschio, oggi sappiamo che il microbiota seminale gioca un ruolo: può influenzare la motilità spermatica, la frammentazione del DNA e l’ambiente immunitario dell’apparato riproduttivo.
Probiotici, prebiotici e stile di vita: cosa possiamo fare?
Il microbiota non è qualcosa di “fisso”. Si adatta, cambia, migliora se lo trattiamo bene. Oltre alla dieta, anche lo stile di vita complessivo fa la differenza:
Dormire bene
Fare attività fisica regolare
Ridurre lo stress
Limitare alcol, fumo e farmaci non necessari
In alcuni casi specifici, possono essere utili probiotici mirati, come il Lactobacillus rhamnosus o il Bifidobacterium breve, che hanno dimostrato benefici sul benessere intestinale, sull’umore e – in combinazione con una dieta prebiotica – anche sul miglioramento dei tassi di ovulazione e concepimento.
In conclusione
Il microbiota è un compagno di viaggio invisibile che ci accompagna dalla nascita. Un ecosistema delicato, ma straordinariamente potente. Prendersene cura non è una moda, ma una scelta concreta di salute.
Che tu stia cercando di migliorare la tua energia, il tuo intestino o il tuo percorso di fertilità, questo piccolo mondo può fare una grande differenza. E tutto può iniziare da un gesto semplice, come scegliere cosa mettere nel piatto a colazione.


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